Lettura psicosomatica e approccio naturale alla cura della Psoriasi.

Pelle, tatto, sensorialità: le patologie che toccano i nostri confini ci fanno riflettere sul nostro rapporto con l’esterno, con l’altro , con il mondo.

La letteratura Psicosomatica si è arricchita studiando malattie dermatologiche come la Psoriasi, oggi affrontata con successo dai medici in ottica psiconeuroimmunoendocrinologica , PNEI, perchè  annoverata tra le patologie autoimmuni, e capace di aggravarsi  quando l’organismo è sotto stress.

Si tratta di una patologia  non infettiva, ad andamento  cronico, tra remissioni e riacutizzazioni  anche stagionali, e  si riconosce  per la presenza di placche secche, raramente pruriginose, ben circoscritte, di varia forma e grandezza (da pochi millimetri a svariati centimetri), con squame bianco – argentee che, sfaldandosi, lasciano il posto ad una pelle alterata rosso intenso.

fonte: psoriasi.com

Le placche, possono essere simmetriche e presentarsi spesso nelle giunture come esternazione  di un processo infiammatorio articolare interno,  quindi ai gomiti e sulle ginocchia, altre volte si possono estendere nella parte lombare e sacrale della schiena, sul cuoio capelluto, sui bordi delle unghie, sui palmi delle mani, sulle piante dei piedi. Nella sede delle lesioni i ricercatori  hanno individuato un aumento del numero delle cellule nello strato basale dell’epidermide con una velocità di migrazione verso la superficie di 4-5 giorni anziché i normali 28.

La Psoriasi può quindi variare per localizzazione e aspetto delle lesioni.

Esiste persino una variante cosiddetta “universale”, capace di estendersi a tutto il corpo.

 

La Psicosomatica come curanti, ci aiuta a capire come la presa in carico di un soggetto psoriasico non possa prescindere da una valutazione della sua condizione emozionale, del suo approccio relazionale/comunicativo, e, come in tutte le patologie autoimmuni, della sua capacità di gestione dello Stress.

Pallidi di paura, grigi di tristezza, rossi di rabbia: la pelle è lo specchio delle nostre emozioni, dei nostri travagli. Nelle tipologie omeopatiche si attribuisce agli psoriasici la capacità costituzionale  che permette di buttar fuori, attraverso la cute, ciò che altera l’equilibrio interno e che potrebbe intaccare la funzionalità di organi e sistemi. La Pelle è anche questo,  l’organo più facilmente sacrificabile, il grande involucro che, rinnovandosi velocemente e più di frequente , permette al corpo di compensare squilibri interni. Essendo in stretta correlazione col sistema nervoso, perché originata  dallo stesso foglietto embrionale, l’ectoderma, la Pelle risente di tutti sovraccarichi psichici e mentali.

La nostra pelle, dunque,  parla di noi, è la nostra protezione, è la nostra finestra sul mondo da cui comunicare ciò di cui a volte non siamo neanche consapevoli o esternare ciò che , invece, vorremmo provare a nascondere, come emozioni, sentimenti, pulsioni fisiche. Se le osserviamo come tensioni energetiche, questa modalità di scarico cutaneo permette all’organismo di salvaguardarsi.

L’iperproduzione di squame superficiali può essere quindi letta come un tentativo di proteggersi formando corazze, e dall’altro, tenendo conto del ciclo di rinnovamento cutaneo molto breve, come un tentativo di rinnovarsi, provando a cambiare ciò che crea il disagio.

La gestione del paziente psoriasico, in chiave naturale,  può prevedere un’analisi dello stile di vita che porti all’assunzione di metodiche che accrescano la consapevolezza, come  la Mindfulness,  per recuperare spazi e tempi di cura di sé.

L’uso della floriterapia potrà sostenere l’aspetto psichico, con la scelta di fiori che lavorino,  supportando eventualmente anche un lavoro psicoterapico mirato.

Con l’Alimentazione si  opererà  per  sfiammare i tessuti, eliminando alimenti che facilitino il rilascio di Istamina (come vino, nocciole, cioccolato, crostacei), abbattendo i rialzi glicemici con l’uso di farine intere e non raffinate e con l’assunzione di un adeguato supporto di fibre. Mentre sul fronte fitoterapico si opererà un supporto all’infiammazione , ad esempio con l’assunzione di Curcuma, e per lavorare sull’equilibrio del sistema nervoso, con Tilia tormentosa e Melissa officinalis, e del sistema endocrino anche attraverso l’uso di piante adattogene come l’Eleuterococco e  funghi medicinali come il Ganoderma.

E adesso che arriva l’estate,  la Psoriasi al mare andrà affievolendo la sua presenza. Potremmo considerare  anche il potere riequilibrante dei raggi solari che, assunti in modo equilibrato, riallineano tutti i processi fisiologici con l’aiuto della produzione di sostanze che aspettano il sole per attivarsi , come la vitamina D, centrale nel sistema di controllo dell’infiammazione e della regolazione del sistema immunitario.

 

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Il Cibo Amico

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