Quest’affermazione l’ho letta nel 2011 in un romanzo visionario dello statistico Ulisse Di Corpo che s’intitolava “Sintropia, la legge dell’amore”. Se dovessi scrivere un libro su ciò che ho imparato come medico in questi anni, potrei intitolarlo così.
Il tema della Guarigione, del ritorno alla Salute, è centrale nell’attività medica, pur consapevoli del fatto che il nostro ruolo è quello del datore di cura e che chi guarisce è sempre e solo il paziente, con mezzi e presidi che possono facilitare un processo che porta al risanamento.
Quando ho studiato ipnosi clinica ho compreso quanto potere suggestivo il ruolo del medico esercita sul paziente e quanto sia fondamentale esserne consapevoli quando ci troviamo faccia a faccia con chi ha bisogno di ritrovare la Fiducia nella propria forza per guarire.
Così con la pratica clinica negli anni ho imparato a calibrare le parole, portando l’attenzione sempre sugli aspetti migliori della persona. In Psicosintesi diamo sempre molta importanza alla valorizzazione dell’individuo, al portare l’attenzione alle qualità già presenti, a ciò che di buono già c’è, al creare un rapporto basato sulla Fiducia e sulla capacità di proiettarsi nel Futuro con la “migliore prognosi possibile” (il mio slogan preferito). Non è facile ma è necessario.
Ripeto spesso ai miei pazienti, anche quando hanno problematiche complesse, che per un gruppetto di cellule che si sono disallineate rispetto al progetto vitale dell’ individuo che le ospita, ce ne sono 37 trilioni che continuano a fare benissimo il loro lavoro a sostegno della vita armonica e ordinata, che ci credono e per onorare questo impegno invito me stessa e il paziente a dare loro fiducia , a ringraziare e a rafforzare il progetto esistenziale, proiettandosi nel futuro con le migliori aspettative di qualità di vita, perché il corpo torni integro. Questo vale anche per l’età che avanza. E Franco Berrino, il noto epidemiologo che ha inventato la MacroMediterranea, cerca di proporne una nuova visione promuovendo la Longevità felice.
Perché a furia di immaginare un futuro di età avanzata fatta di acciacchi , abbiamo finito per credere che quell’ apparato meraviglioso che chiamiamo corpo possa abbandonarci, tradirci, andare al macero.
Fortunatamente non sono di questo avviso i numerosi centenari ancora lucidi e in buona salute che vengono osservati con attenzione da geriatri illuminati. Solo in Italia l’Istat registra 19.714 ultracentenari distribuiti per lo più in regioni come Molise, Friuli, Val d’Aosta, Liguria e Abruzzo. Senza dimenticare l’oasi di PerdasdeFogu, cittadina dell’Ogliastra in Sardegna, segnata come Zona Blu del Pianeta per il livello di qualità della vita che le ha permesso di entrare per ben due volte nel Guinness dei primati per la cittadinanza più longeva e la concentrazione di centenari.
Bè, queste sono evidenze che smontano il luogo comune di una quarta età da non desiderare. Studiosi di tutto il mondo si concentrano su cosa può aiutarci a garantire una buona salute e qualità della vita avanzando con l’età.
La Medicina dello Stile di Vita punta molto su questo, ma al di là delle scelte alimentari, del movimento, delle strategie antistress, c’è un segno che fa sempre capire quando il paziente ha deciso di guarire. Ed è la capacità di immaginare la sua vita, ponendosi sulla linea temporale futura, dando una forma ai suoi desideri.
E quei desideri proiettati nel futuro fanno da calamita e permettono all’individuo di trovare la forza per la loro realizzazione, una forza che diventa la migliore terapia per dare nuova energia al corpo e ai suoi meccanismi di autoguarigione che se non vengono sottovalutati e mortificati, ma al contrario considerati e sollecitati, rappresentano la chiave di guarigione per dare anche alle terapie farmacologiche più impegnative una spinta al successo.
Motivazione, Fiducia, Immaginazione, sono parole chiave nella riuscita di un corretto rapporto terapeutico.
E la capacità di vedersi nel Futuro è predittiva del ritorno alla Salute.