#Abitare il Cuore: l’Agni Yoga e i Mudra

In questa esperienza dei 100 giorni di Coerenza cardiaca  ho inserito i versetti dell’Agni Yoga , come strumento di riflessione e di ispirazione per il lavoro complessivo, ei Mudra, per aiutare un ancoraggio dello stato d’animo evocato durante l’esperienza meditativa, con effetto rapido da riprodurre in qualsiasi momento lo si desideri.

L’Agni Yoga

L’Insegnamento trasmesso nel secolo scorso dalla filosofa e scrittrice russa, Helena Roerich. “L’Agni Yoga”, si legge nel sito della Società italiana di Agni Yoga, “si pone, in ordine cronologico, come settima e più alta evoluzione degli Yoga, come Yoga della Sintesi che porta all’unificazione con Agni (in sanscrito = fuoco). L’Agni Yoga dà grande valore all’energia psichica, come motore della vita e come strumento per la piena realizzazione dell’essere umano e per l’avvento di un concorde sviluppo di tutto il pianeta.”

 

La filosofa e scrittrice russa Helena Roerich

 

 I Mudra

In questa esperienza ho desiderato fare una sintesi del meglio che in anni di ricerca psico-spirituale ho potuto contattare, e l’Agni Yoga, con i suoi versi, a mio avviso, in questa esperienza ha permesso di rivelare la nota di fuoco presente in ogni qualità evocata, perché si imprimesse con più vigore nella coscienza di chi l’ha contattata, aprendo a nuovi orizzonti.

 

I Mudra, gesti sacri di energia eseguiti con le mani, che mi ostino a chiamare al maschile perché la mia mente li declina secondo il loro significato nella lingua italiana che li vuole al maschile:  “gesto”, ”sigillo” (mentre in molta letteratura vengono declinati al femminile).

Le loro origini, migliaia di anni fa, vengono attribuite al sistema di conoscenze della Medicina tradizionale cinese, secondo cui l’essere umano è in diretta relazione con il Cosmo e riceve l’energia celeste, recependola attraverso il sistema di meridiani, una rete di canali che la fanno circolare lungo tutto il corpo  a garanzia della salute.

Le mani e le dita sono punti terminali, la cui connessione può facilitare e riequilibrare questo flusso fisiologico.

Le Neuroscienze, che studiano la relazione della gestualità connessa al linguaggio nell’area della Comunicazione (il giro frontale inferiore, le aree del Broca e del Wernicke) ci confortano del fatto che la pratica dei gesti/Mudra può  intervenire nella relazione sinaptica di tali aree, evocando condizioni psico-neuro-endocrine  che si riflettono in tutto il corpo, su tutti i piani.

Dalla Cina, all’India, al Tibet, nel buddismo i Mudra sono centrali in tutta l’iconografia sacra.

 

 

La loro pratica ha contaminato anche quella occidentale. Le rappresentazioni bizantine e cristiane raffigurano ad esempio il “Cristo pantocrate” con l’Apana Mudra, un mudra collegato alla Redenzione, portatore di energia purificante.

 

 

Particolare di icona ispirata all’effigie bizantina del Cristo Pantocrate

 

Molto praticati in Oriente, nei momenti di preghiera e meditazione, tra la popolazione  occidentale si registrano come gesti spontanei di riequilibrio, che, quando attivati consapevolmente, possono diventare uno strumento prezioso per favorire stati di coscienza evolutivi.

Evocando le qualità del Cuore ho scelto alcuni Mudra che potevano funzionare da “ancoraggio” all’esperienza della Coerenza cardiaca, richiamando quella specifica frequenza sperimentata durante la meditazione.

 

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Il Cibo Amico

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